I Costumi da Oscar di Theodor Pištěk
La ribellione e lo sfarzo nei film di Miloš Forman
Realizzata presso il ridotto del Teatro Donizetti di Bergamo, in occasione della retrospettiva dedicata al regista ceco Miloš Forman nell’ambito della 35a edizione di Bergamo Film Meeting, la mostra mette in scena, attraverso i costumi, i concetti di ribellione e di sfarzo cari al regista. L’esposizione, allestita in forme semplici e colori neutri, offre un intenso viaggio tra i preziosi costumi dei film Amadeus e Valmont. Creati dal premio Oscar Theodor Pištěk. Cuciti nella Sartoria Tirelli di Roma, i costumi emergono dal buio, scolpiti da luci a fascio stretto in aree circostanziate e raccontati in chiave teatrale come visioni sognanti di un passato lontano.
Il Teatro della Moda
L’evento espositivo mette in mostra gli abiti di scena realizzati dai più grandi fashion designer italiani per i più grandi nomi al mondo della lirica e del balletto.
L’allestimento è caratterizzato da un linguaggio minimale: i costumi fluttuano in un continuum spaziale quasi privo di luce ambiente e di colore. In un susseguirsi ininterrotto di spazi in bianco e nero, fasci stretti di luce radente colpiscono gli abiti-arte, accendendone i colori, evidenziandone preziosità, materia ed elementi decorativi.
Corredano l’allestimento foto documentali di repertorio degli artisti in scena e immagini di dettagli degli abiti esposti, che ne enfatizzano le peculiarità costruttive e decorative. Videoproiezioni, schizzi, bozzetti e illustrazioni, collocati nelle immediate vicinanze degli abiti diventano una vera mostra nella mostra.
Style On Stage, The Art of Elegance
L’evento amplia, per numero di pezzi esposti e fashion designer coinvolti, la mostra italiana Il Teatro alla Moda, e la ripensa per San Pietroburgo. Gli abiti di scena realizzati dai più grandi stilisti italiani sono esposti al piano nobile del neoclassico Palazzo Sheremetev, una delle sedi del prestigioso State Museum of Theatre and Music.
Il progetto di strutture espositive in forme moderne, con apparato d’illuminazione integrato da realizzare ad hoc, risponde alla necessità della committenza di inserire nelle sale settecentesche un’illuminazione artificiale idonea a esaltare gli abiti esposti e creare atmosfere d’ambiente.
L’allestimento è concepito come un susseguirsi di strutture architettoniche dal carattere geometrico che, oltre a ridefinire lo spazio ed esporre i costumi, rivisitano in chiave glamour le opere suprematiste di Malevitch. Il connubio tra abiti-arte, contesto storico neoclassico ed espositori moderni, diventa l’occasione per un allestimento museale dalla volontà altamente performativa.